MA QUALI SONO ALCUNI DEI DISTURBI PIÙ FREQUENTI CHE POSSIAMO AFFRONTARE INSIEME PER IMPARARE A GESTIRLI MEGLIO?

  • Stati ansiosi
  • Stati depressivi
  • Stress e burnout
  • Bassa Autostima 
  • Disturbi dell'etá adolescenziale

ANSIA

  • generalizzata,
  • sociale,
  • da prestazione,
  • fobie specifiche 
  • attacchi di panico

Che tu soffra di attacchi di panico, pensieri ossessivi, preoccupazioni inesorabili o che tu abbia una fobia inabilitante, è importante sapere che non devi vivere con ansia e paura. Il supporto psicologico può aiutare e, per molti problemi di ansia, è spesso l’opzione più efficace perché, a differenza dei farmaci per l’ansia, tratta molto di più dei semplici sintomi del problema; ti dà gli strumenti per gestire e superare l’ansia e ti insegna come usarli. Essere in ansia per un evento che ci vede coinvolti, non significa avere l’ansia. L’ansia è riferita ad uno stato apprensivo che persiste quotidianamente per più di 6 mesi ed è accompagnato da irrequietezza, irritabilità, sonno disturbato, estrema affaticabilità, tensione muscolare,difficoltà di concentrazione ecc... Tutti fattori che contribuiscono a interferire in aree importanti come quella scolastica, lavorativa, familiare o  sociale. L’incontro con uno psicologo, serve proprio a questo ed è molto differente rispetto all’ascolto offerto da parenti, amici e confidenti. L’ascolto attivo e le soluzioni suggerite dallo psicologo, offrono al paziente un nuovo modo di vedere e affrontare la realtà, che sembrava bloccata.

STATI DEPRESSIVI 

  • Depressione maggiore
  • Distimia
  • Pre/peri/post partum e baby blues

Sebbene nella depressione la tristezza sia il sentimento prevalente, presente per la maggior parte del giorno per molti giorni, ciò non significa che chi è triste o si sente demoralizzato sia necessariamente depresso.

La depressione è una condizione mentale estremamente diffusa: 1 donna su 4 e 1 uomo su 8 ( ma anche  moltissimi adolescenti e donne in gravidanza) sperimentano questo disturbo durante il corso della loro vita anche a più riprese, che comporta oltretutto gravissime  ripercussioni anche a livello corporeo, emotivo e cognitivo.

La condizione essenziale per parlare di disturbo depressivo è che i sintomi principali (tristezza/angoscia/disperazione e perdita di interesse/piacere) persistano da più di DUE SETTIMANE.

Assieme a questi possono presentarsi, come accennato sopra, moltissimi altri svariati disturbi da non sottovalutare, come ad esempio:

  • difficoltà di memoria e concentrazione
  • visione negativa di sé, del mondo e del futuro
  • bassa autostima
  • movimenti lenti e rallentati
  • un aspetto trasandato e stanco, invecchiato
  • sguardo spento
  • disturbi di memoria  e attenzione
  • disturbi del sonno o iper insonnia
  • malnutrizione
  • pensieri suicidari
  • ritiro sociale
  • pianto frequente e inconsolabile 

Fondamentalmente non è mai un evento in sé a far soffrire quanto i pensieri negativi che il soggetto inizia a farsi intorno quell'evento.

Con lo psicologo durante le sedute è possibile ripercorrere insieme le tappe che hanno portato a questi pensieri, provare ad identificarli insieme per prenderne consapevolezza e iniziare così a discutere su come poterli gestire meglio sostituendoli con pensieri e visioni della vita  più positive. 

 

STRESS

Lo Stress è un fenomeno oggetto di indagine di una specifica area della Psicologia, la Psicologia della Salute. Questa disciplina si occupa del benessere soggettivo della persona e della tutela della salute come interesse della collettività e come diritto dell’individuo. Lo Stress non è inteso come una reazione disfunzionale ad un evento, ma come una risposta che il soggetto mette in atto a livello fisiologico e psicologico per la gestione di una qualsiasi situazione Il Distress invece si innesca quando il soggetto mantiene attive risposte fisiologiche e psicologiche anche in assenza dell’evento stressante.Gli individui con distress sperimentano alterazioni del ciclo-sonno veglia, difficoltà di concentrazione, ansia, sentimenti di inadeguatezza, alterazioni delle attività quotidiane e delle relazioni con gli altri. Un elemento di particolare interesse del fenomeno Stress, è che l’essere umano sperimenta Distress anche di fronte ad eventi lieti come un matrimonio, la nascita di un figlio o una promozione al lavoro. In tutte queste situazioni lo psicologo potrà porre in essere sia Progetti di Prevenzione Primaria nella gestione dello Stress sia Programmi di abilitazione/riabilitazione per apprendere le principali strategie di gestione degli eventi stressanti. In maniera più specifica ad esempio con soggetti che hanno vissuto eventi stressanti e ne sono rimasti affetti, si potranno attuare interventi di sostegno in soggetti con possibile Disturbo dell’Adattamento.

 

BASSA AUTOSTIMA

L’autostima è un processo derivato dal modo in cui vediamo noi stessi, fortemente soggettivo e perennemente mutabile, che influisce sulla nostra vita. Viene a crearsi così una sorta di circolo dell’autostima: i nostri pensieri condizionano lei, e lei condiziona noi, il nostro comportamento, la nostra felicità. L'autostima è un ingrediente fondamentale della felicità. Ognuno di noi ha bisogno, nel corso della propria vita, di sentirsi amato e apprezzato, non solo dagli altri ma anche da se stesso. La consapevolezza di essere degni di stima, di avere un valore intrinseco inimitabile, ci aiuta a rapportarci positivamente con l’ambiente e con gli altri. Possedere una forte autostima ci permette di affrontare la vita a viso aperto, senza lasciarci scoraggiare dai problemi e senza farci sottomettere dagli altri. Al contrario, se la nostra autostima è bassa, ci sentiremo sempre inadeguati alle diverse situazioni della vita e tenderemo a considerarci inferiori agli altri. Per migliorare l’autostima spesso il conforto degli amici e le rassicurazioni della famiglia non bastano. In questi casi, un ciclo di sedute psicologiche possono svolgere un ruolo essenziale. Lo psicologo, attraverso il dialogo e la comprensione, porta il paziente ad aprirsi e lo aiuta a cambiare idea su di sé, analizzando insieme a lui la gestione dei problemi, i giudizi di valore, le reazioni alle critiche, le fobie irrazionali. Grazie a questo processo, gli orizzonti si allargano, gli ostacoli vengono affrontati da più punti di vista, e il modo in cui i filtri agiscono nella nostra mente cambia. Si può riuscire a raggiungere uno stato di benessere mentale più assertivo che ci permette di relazionarci con gli altri in modo equilibrato, prestando sempre attenzione ai nostri desideri e ai nostri bisogni.

 

DISTURBI DELL' ETÀ ADOLESCENZIALE

 

  • Disturbi dell'umore (ansia, depressione, instabilità emotiva)
  • Disturbi della condotta 
  • Bullismo e cyberbullismo
  • Disturbi relazionali ( in contesto familiare, scolastico o sociale)
  • Disturbi della sfera alimentare 
  • Pensieri o atti autolesionistici e anti-conservativi

Comprendere e affrontare i disturbi mentali adolescenziali richiede sensibilità ed empatia.

In adolescenza sono molto più comuni di quanto si pensi problemi che riguardano l’umore, l’ansia, la condotta e l’alimentazione, in un contesto di turbolenti cambiamenti fisici, cognitivi, sociali e di identità personale che si intrecciano e  coinvolgono ogni sfera ed ogni aspetto della vita di un/a ragazzo/a. 

Riconoscere i segnali precoci e offrire un sostegno adeguato è cruciale per garantire il benessere psicologico dei giovani, creando un ambiente sicuro e di fiducia in cui possano esprimere le proprie preoccupazioni.

I disturbi psicologici che si manifestano in età adulta spesso trovano le loro radici nell’adolescenza. Prestare attenzione ai sintomi durante questa fase può contribuire a prevenirne lo sviluppo completo.

Ogni individuo reagisce in modo unico, e l’età influisce sulla manifestazione dei disturbi, rendendo cruciale un approccio aperto e comprensivo per aiutare gli adolescenti.